Nonostante una fortissima timidezza che la contraddistingue, nel 1989 partecipa insieme alla madre al concorso di bellezza a coppia “Miss Mother & Daughter International Paigent” tenutosi a Los Angeles, risultando alla fine della kermesse la vincitrice assoluta.
La sua carriera era ancora agli albori ma già si stagliava un futuro radioso: il suo triennio d’oro arriva al culmine quando viene selezionata, nel 1990, come rappresentante italiana al concorso di bellezza Miss Universo.
È un periodo felicissimo, che la porta a prendere una scelta coraggiosa ma (col senno di poi) azzeccata. Niente più palchi, il suo futuro lo vede davanti alla macchina da presa: Annamaria decide di fare l’attrice.
Nonostante i dubbi di tanti intorno a lei, fa subito corsi di dizione e prende lezioni di recitazione. Il percorso è lungo ed impervio, ma Annamaria non molla mai: dapprima si abitua all’ambiente cinematografico facendo qualche apparizione, fino al 1997 quando viene diretta da Cosimo Milone nel film “Il giorno, il giorno, la notte” dove interpreta il ruolo cesellato per lei de “La Donna”.
Nella pellicola il suo personaggio risalta e viene notato da Marshall Herskovitz, sceneggiatore del film pluripremiato “Mi chiamo Sam” con Sean Penn e Dakota Fanning. Herskovitz la dirigerà nel film “Padrona del suo destino”, facendole assaggiare il clima di una produzione americana.